sabato 8 marzo 2025

ReImmigrazione e Protezione Speciale: un Nuovo Equilibrio per le Politiche Migratorie

 

ReImmigrazione e Protezione Speciale: un Nuovo Equilibrio per le Politiche Migratorie

Introduzione

Il dibattito sulle politiche migratorie in Italia ha raggiunto un punto di svolta. La protezione speciale, introdotta come strumento per garantire i diritti fondamentali ai migranti, si sta rivelando un meccanismo di regolamentazione dell’integrazione. Tuttavia, affinché questa misura non diventi un mero surrogato della protezione internazionale, è necessario un nuovo paradigma: la ReImmigrazione, ovvero il principio secondo cui chi non si integra deve essere accompagnato verso il ritorno nel proprio paese di origine.

Protezione Speciale: Uno Strumento di Equilibrio

L’analisi della recente decisione della Commissione Territoriale di Verona, sezione di Vicenza, mostra come la protezione speciale venga concessa in assenza di requisiti per la protezione internazionale o sussidiaria. Nel caso esaminato, un cittadino marocchino ha presentato istanza di asilo per motivazioni economiche, ottenendo tuttavia un permesso per protezione speciale in base all’art. 19, comma 1.1, del D.Lgs. 286/1998. Il criterio determinante è stato il suo percorso di integrazione in Italia, dimostrato tramite contratti di lavoro regolari e una condizione economica autosufficiente.

Questa decisione conferma che l’integrazione è diventata un criterio di permanenza, una condizione imprescindibile per la regolarizzazione del soggiorno in Italia.

L’Integrazione come Obbligo

Il riconoscimento della protezione speciale non può basarsi su meri fattori soggettivi, come la volontà del migrante di stabilirsi in Italia, ma deve fondarsi su parametri oggettivi:

  • Lavoro regolare, come dimostrato da contratti a tempo determinato e indeterminato.
  • Conoscenza della lingua italiana, attestata da certificazioni ufficiali.
  • Rispetto delle regole, con assenza di precedenti penali e adesione ai valori della società ospitante.

Se questi elementi non vengono rispettati, l’integrazione fallisce e si applica il principio della ReImmigrazione.

ReImmigrazione: Il Percorso di Ritorno per Chi Non Si Integra

La ReImmigrazione rappresenta un nuovo paradigma per la gestione dei flussi migratori. Non si tratta di un semplice rimpatrio forzato, ma di una strategia strutturata, assistita e orientata alla reintegrazione nel paese di origine. Essa prevede:

  1. Programmi di ritorno volontario assistito, con incentivi economici per il rientro e l’avvio di attività produttive nel paese d’origine.
  2. Percorsi di reintegrazione sociale ed economica, con il supporto di organizzazioni internazionali.
  3. Monitoraggio post-rientro, per garantire che il migrante possa stabilirsi in condizioni dignitose.

L’Italia può adottare questo modello per distinguere chi si integra e chi invece non rispetta le condizioni per la permanenza.

Conclusione

Il sistema migratorio italiano deve evolvere in una direzione chiara: protezione per chi si integra, ritorno per chi non lo fa. La protezione speciale non può diventare un canale di sanatoria indiscriminata, ma deve essere il risultato di un percorso di integrazione verificabile. La ReImmigrazione è lo strumento per riequilibrare il sistema, garantendo che la permanenza in Italia sia un diritto acquisito attraverso il rispetto delle regole, il lavoro e l’inserimento sociale.


Avv. Fabio Loscerbo
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